martedì 16 marzo 2010

In ordine di apparizione... màs o meno.

Bjorne, Ivo, Rossana, Silvana, Paola, Anna, Esmeralda, Emilio, Omar, Ana, Marisa, Tomas, Ana, Fabio, Mou, Andrew, Gonzalo, Juan, Pablo, Madruguita, Leo, Patricia, Anita, Paula, Oscar, Flavia, Dante, Pablo, Vanessa, Marcio, Vincent, Marie, Rosaline, Victoria, Martin, Manuel, Maribel, Marcos, Eva, Jerome, Alejandro, Marcelo, Aurore, Fernando, Bruno, Elisa, Miguel, Facundo,


David, Nancy, Adrian, Ines, Giovanni, Jeremia, Lucia, Marisa, Mariana, Nico, Ivan, David,Antolek, Meryl, Thomas, Gleice, Adriana, Mariajose, Gisela, Ricardo, Matteo, Claudia, Angelica, Miguel, Francesco, Alessandro, Mika, Ildebrando, Naha, Elisa, Maximiliano, Miguel, Diego, Adrian, Andrea, el Flaco, Santiago, Daniela, Santiago, Marta, Betania, Maialem, Ayelem, Isa, Ruki, Gabriel, Rosa, Mara, Nuria, Carlos, Nati, Ezequiel, Karina, el Gringo, Judith, Pepe, Rosaluz, Tiziana, Pollo, David, Don Creciencio, Teresa, Mercedes, Odorico, Catalina, Don Casimiro, Edoardo, Pedrito, Marta, Iloy, Don Ferdinando, Don Felipe y su mujer, Don Floro, Don Juan Cancio,



Don Juan Diaz, Cristina, Emilio, Antonia, Santolino, Gaby, Diego, Matia, Beatrice, Tania, el Nano, Valenchu, Fernando, Maximiliano, tia Selva, Josy, Martin, Alejandra, el Vasko, Angel, Juan Pablo, Cristina, Cristina, Irene, Irene, Jeremia, Anna, Elisa, Carlo, Jenny, Pablo, Virginia, Ivonne, Josè, Melissa, Sam, Jasmin, Beth, Marisa, Mariela, Jessi, Mike, Jeremy, Luis, Tom, Javier, Simona, Peter, Josè Navarro, Martin, Loay, Anan, Ruth, Costancia, Jeremia, Richard,

John, Jessica, Maria, Felipe, Margarita, Danilo, Sebastian, Giovanni, Alberto, Lukas, Susana, Christian, Wilfrid, Clair, Giannina, Flavio, Silvia, Sandra, Felipe, Barbara, Fabio, Franz, Miguel, Johnny, Natalia, Jacopo, Stefano, Camilla, Tirso, Tana, Jaime, Maire, Sandra, Martin, Ana, Micheal, Stephanie, Gilda, Facundo, Mariza, Cesar, Luis, Rivaldo, Miriam, Adriana, Belen,Patricio,



Josephina, Daniela, Melina, Javier, Shari, Irene, Morayma, Elizabeth, Rita, Aniseto, Marcelina, Christian, Javier, hermana Lea, Ruth, Edher, Rosmery, Samuel, Sonia, Delia, Carlos, Johnatan, Juan Carlos, Sergio, Jaqueline, Cinthia, Michael, Brisaida, Alexandra, John, Franklin, Thais, Luz Delia, Moises, Ruben, Elizabeth, Haide, Noemi, Edison, Geronimo, Rosa, Yoni, Dina, Daniela, Marilia, Vittoria, Paola, Camilla, Michele, Virginia, Andrea, Giovanna, Albarosa, Valentina, Pilar, Victoria, Adrian, Gianmarco, Alessandra, Fabrizio, Daniele, Belen, Juan Carlos, Manuel, Fernandez, Moritz....

martedì 2 marzo 2010

Huaro, Quispicanchi, Cuzco.

Michael Jordan Palomino è nato a Urcos, distretto di Quispicanchi, il nonno aggiusta biciclette, la madre taglia capelli. È curioso, Michael, ti scruta con i suoi occhi di "down", vuole capire se puoi essere un valido e divertente compagno di giochi o solo uno dei tanti. Sperimenta la tua confidenza piano piano, ti prende per mano e ti trascina qua e lá, spiegando, il piú delle volte domandando con l'irruenza dei 12 anni. Capisci che ha preso confidenza quando sale sullo scivolo e invece di lasciarsi scivolare, spicca un salto verso di te, e tu non puoi fare altro che afferrarlo, cadere insieme a lui nell'erba e lasciarti contagiare dalla sua viva risata.
Quando arriviamo a casa di Rossimery, la troviamo accuciata in un angolo del suo cortile mentre con le dita spulcia piccoli sassolini nel fango. Rossimery Quispe Luz è contenta quando ci nota e lo dimostra a modo suo: salta, corrichia, emette qualche verso e gemito, raccoglie con la bocca dell'acqua stagnante e la nebulizza nell'aria circostante. Danza l'autistica Rossimery. I suoi movimenti sono armonici, quasi eleganti, sicuramente coreografici, nonostante il fine apparentemente insensato. Non si lascia sfiorare, tantomeno visitare. Possiamo solo ammirare la sua poesia nascosta.
Sergio Quispe Ventura è un ragazzone di 13 anni, alto 170 centimetri (un'enormità per la sua età in Perù), con la faccia larga, il mento allungato e due mani a badile. Non appena varchiamo il cancello della scuola carichi dei nostri zaini-casa, è il primo bambino che ci viene incontro; o meglio, che ci salta addosso. Gli occhi spalancati, quasi stralunati, un sorriso che evidenzia la bocca mastodontica e una forza per nulla controllata che ci scuote. È chiaro che l'obbiettivo sono i nostri zaini. Veniamo psicologicamente soccorsi da Rubèn, tuttofare della scuola che ci spiega la voglia di Sergio di aiutarci nel trasporto del nostro fardello. È lui il padrone incontrastato dei lavori pesanti. Sergio ha poca intelligenza ma una forza mastodontica, e ha imparato ha comunicare con quella. In maniera molto più traumatica l'abbiamo imparato anche noi e riusciamo a stupirci pensando a quanti modi di comunicare esistono. Ruth ha 13 anni, la pelle ambrata, i lineamenti morbidi e due lunghe trecce. Vive su una sedia a rotelle per via di una paralisi cerebrale spastica. Non può articolare parole nè masticare ma per sua fortuna può deglutire. La magia di Ruth sta nella forza espressiva dei suoi grandi occhi neri. Anche lei ha imparato a comunicare con i pochi mezzi che ha a disposizione e lo fa con sorprendente ricchezza. Per quanto ci riguarda siamo ancora increduli, oltre che pieni di dolcezza, ricordando il lungo tempo passato a giocare e dialogare con lei.

I risultati di questa scuola sono encomiabili. Il lavoro assiduo e meticoloso, eseguito ad hoc per ogni bambino ha permesso di conseguire risultati strabilianti, anche per i nostri occhi abituati a terapie d'avanguardia. Nella stessa scuola-comunità convivono "down", autistici, sordomuti e bambini con ritardo mentale più o meno grave dovuto per lo più a problemi occorsi nel parto e aggravati da abbandono e violazioni. Senza entrare nei dettagli tecnici ma vederli aiutarsi a vicenda nel vestirsi e nel lavarsi, o osservare il loro modo di comunicare e di intendersi vicendevolmente ci ha lasciato stupiti quanto emozionati. Concludendo ci viene da pensare questo: forse la differenza tra l'associazione Magia delle Ande e della sua scuola di Huaro rispetto ad altre sta nel fatto che la gente che ci lavora lo fa per Ruth, Michael, Sergio e Rossimery. Non lo fa nè per il "prossimo" nè per la propria fede.